Trekking e mongolfiere in Cappadocia: cosa sapere prima di partire
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ScopriPer Churchill era “la perla d’Africa”, come la definì in un suo libro del 1908. Per tanti è un Paese ancora da scoprire. L’Uganda è davvero una perla d’Africa: seppur piccolo se paragonato agli altri Paesi africani, questo Stato "schiacciato" tra Rwanda e Kenya racchiude al suo interno il lago più esteso dell’Africa, montagne oltre i 4000 m, le sorgenti del fiume Nilo e ancora l’equatore, colline e laghi vulcanici. La posizione strategica e l’altitudine dei rilievi e dell’altopiano che lo attraversa, ne caratterizzano il clima, che risulta temperato, con temperature medie tra i 20 e i 25 gradi.
Scopriamo dunque insieme quando andare in Uganda e cosa mettere in valigia.
Se si vuole organizzare un viaggio in Uganda, è utile capire quale sia il periodo migliore per visitarla. Dal punto di vista climatico, le temperature risultano pressoché costanti: i mesi più caldi vanno da dicembre ad aprile, mentre giugno, luglio, agosto e settembre sono caratterizzati da un clima più fresco e notti fredde, ad alcune altitudini.
Ciò che però condiziona maggiormente i viaggi in Uganda sono le piogge stagionali, che è bene tenere in considerazione per evitare spiacevoli disagi. La stagione delle piogge e la stagione secca si alternano diversamente in base alla zona geografica del Paese che si considera.
In particolare, nel nord del Paese, i mesi migliori per un viaggio vanno da novembre a marzo, mentre nella parte meridionale la finestra si divide in due stagioni: da giugno a settembre e da dicembre a febbraio. Per questo, alla domanda "Quando andare in Uganda", la risposta è la seguente: se vuoi esplorare l'intero Paese programma il viaggio tra dicembre e febbraio, in cui tutto il territorio si trova nella stagione secca.
Prima di intraprendere un viaggio in Uganda è importante organizzare bene la valigia, senza sovraccaricarla, per evitare di portare con sé accessori poco utili dimenticando magari ciò che è davvero essenziale. Innanzitutto è fondamentale avere uno zaino ben organizzato, così da non trovarsi privi di ciò che serve. Se consideriamo le scarpe, è bene scegliere scarpe da trekking di buona qualità, traspiranti, ma adatte ad attraversare ampi prati così come la fitta vegetazione pluviale. Per quanto riguarda l’abbigliamento, i vestiti lunghi, sia di materiale leggero che tecnico, sono la soluzione ideale per proteggersi nella giungla dall’umidità e dalle zanzare.
Anche i più grandi avventurieri dovranno portare con sé un kit di pronto soccorso essenziale ma completo. Per farsi trovare sempre preparati, si possono inserire all’interno farmaci di base, il trattamento contro la malaria e farmaci per disturbi digestivi, come la classica diarrea del viaggiatore.
Per il clima e la natura presente, presenza costante del viaggio è certamente un buon repellente contro le zanzare, al quale si possono affiancare retine con repellente per la notte, spray antizanzare e abiti lunghi per coprire braccia e gambe.
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