Diari di Viaggio
Aguas Calientes: la porta per Machu Picchu
Esplorando Aguas Calientes, la via per Machu Picchu. Scoprite storia, attrazioni e consigli per visitare questo affascinante villaggio peruviano.
ScopriL’Africa, come ogni altro continente, è affascinante nella sua unicità.
1 - Victoria Falls
Le Cascate Vittoria (Victoria Falls) si trovano lungo il corso del fiume Zambesi, il quale demarca il confine tra Zambia e Zimbabwe. La media della loro altezza è di 128 metri (circa il doppio delle cascate del Niagara) e la loro particolarità è dovuta al luogo geografico in cui si situano: una profonda e lunga gola larga circa 120 metri.
Il loro nome è una dedica del celebre esploratore scozzese nei confronti della Regina Vittoria d’Inghilterra, alle quali furono nominate dopo la scoperta occidentale del 1855. Tra i locali, le cascate erano già note con il nome di Mosi-oa-Tunya (fumo che tuona).
Ad oggi sono una delle attrazioni turistiche più importanti dell’Africa meridionale e sono patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO.
La grande massa d’acqua che cade genera una nebbia di gocce d’acqua che sale a oltre 400 metri di altezza, essa e il rumore della cascata sono percepibili da oltre 40 chilometri di distanza (da questi fattori deriva il nome tradizionale).
Generalmente, offrono uno spettacolo fantastico in ogni periodo dell’anno, anche se è consigliabile visitarle da maggio a luglio. I mesi precedenti sono quelli delle grandi piogge
2 - Monte Kilimangiaro
Con i suoi 5895 metri s.l.m., il Kilimangiaro è il monte più alto del continente africano, nonché la montagna singola più alta del mondo ed uno dei vulcani più alti del pianeta.
Con i suoi tre crateri vulcanici, è uno stratovulcano in fase di quiescenza situato nell’area nord-orientale della Tanzania, non lontano dal confine con il Kenya. Sorge in una zona senza caratteristiche dell’altopiano dell’Africa orientale.
La sommità del vulcano è ricoperta da un ghiacciaio perenne dal nome “Ghiacciaio di Rebmann”.
Non è noto da dove derivi il nome Kilimangiaro, ma gli esploratori europei adottarono questo termine già nel 1860, affermando che era un sostantivo in lingua swahili dal significato traducibile in “Piccola montagna splendente”; per altri il nome è originario del linguaggio Kichagga.
La formazione violenta del Kilimangiaro è geologicamente riconducibile alla creazione della Rift Valley, situata 100 chilometri più ad ovest.
3 - Delta dell’Okavango
In Bostwana si trova il secondo più grande, dopo il delta interno del Niger, delta fluviale interno del mondo: Il delta dell’Okovango che rappresenta uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta.
Il fiume Okavango nasce in Angola e giunge alla foce dopo aver percorso oltre 1.000 chilometri ed aver incontrato numerosi affluenti.
Una volta giunto alla foce, il fiume Okavango scarica ogni anno 11 chilometri cubi di acqua nella sabbia del Kalahari, formando una vastissima pianura alluvionale.
Grazie a questo fenomeno, nonostante sia situato ai bordi del deserto, permette la vita di una fauna e di una flora esuberanti.
Dal 1965 una parte del territorio del delta è stato dichiarato riserva naturale e rappresenta la principale attrazione turistica del Botswana.
L’acqua che entra nel delta è insolitamente pura vista la quasi nulla presenza di attività agricola o industriale lungo il corso del fiume.
4 - Arcipelago di Zanzibar
A est della costa dell’Africa orientale, nell’Oceano Indiano, è situato l’arcipelago di Zanzibar: oggi parte semi-autonoma della Tanzania.
Le due isole principali dell’arcipelago sono Unguja (detta anche “Zanzibar”) e Pemba, alle quali si aggiungono una quarantina di isole minori, la maggior parte delle quali disabitate.
Unguja è un'isola collinare dalla superficie totale di circa 1.666 chilometri quadrati; nella costa est troviamo spiagge bianche con una fitta barriera corallina antistante.
Pemba è molto meno popolata di Unguja, e la vegetazione la fa da padrona.
Il clima dell'arcipelago è tropicale, monsonico, con temperature alte durante tutto l’anno ed alte percentuali di umidità. Le stagioni delle piogge sono da metà marzo a maggio e tra ottobre e dicembre.
5 - Cratere di Ngorongoro
L’immenso cratere vulcanico di Ngorongoro misura oltre 16 chilometri di diametro, si trova ad un’altezza di 2.200 metri s.l.m., ed è un’area protetta della Tanzania, dichiarata patrimonio dell’UNESCO.
Grazie alle fonti d’acqua presenti e alle frequenti piogge, la zona è divenuta un vero e proprio ecosistema.
Nella zona centrale del cratere troviamo tratti di palude che si alternano alla savana. In questi biomi la concentrazione di fauna è impressionante; qui ci vivono elefanti, leoni, zebre, ippopotami, ghepardi, leopardi ed alcune specie piuttosto rare di rinoceronti, anche innumerevoli specie di uccelli migratori sono attratti dalla riserva.
La riserva comprende anche l’importantissimo sito archeologico della Gola dell’Olduvai, conosciuta come “Culla dell’umanità”; dove vennero rinvenuti i resti di uomini primitivi risalenti all’età della pietra.
6 - Valle dei Re
Il luogo della culla del mito moderno dell’antico egitto ha avuto inizio proprio nella Valle dei Re di Luxor. Qui fu trovata la tomba di Tutankhamon completa di tutti i tesori con cui fu sepolto che fecero il giro di tutto il mondo, ispirando un nuovo interesse per la storia dell’Antico Egitto. Superficialmente, la valle, non appare particolarmente spettacolare e non è niente di diverso da una gola di roccia rossastra; ma al di sotto del livello del suolo si trovano le tombe di circa settanta faraoni ornate da pregiate decorazioni parietali che rivestono ogni singolo centimetro di mura.
7 - Deserto del Sahara
Il Sahara è il più vasto deserto caldo della Terra, è situato nell’Africa settentrionale e si estende dall’Oceano Atlantico fino al Mar Rosso con l’unica interruzione della Valle del Nilo. è lungo circa 5.000 chilometri e si estende in larghezza dal Mediterraneo fino alle regioni dell’Africa centrale.
Nel Sahara si identificano diversi tipi di paesaggio:
L’hammada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa lavorata dai venti.
Il serir, formato da uno strato di ciottoli e ghiaia.
L’erg, formato dalle caratteristiche dune di sabbia.
L’idrografia del Sahara è rappresentata da una rete di fiumi fossili, i corsi d’acqua mancano totalmente. Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose false che danno origine alle oasi.
La siccità è la caratteristica principale del Sahara, le precipitazioni sono quasi nulle e l’evaporazione è velocissima. Le escursioni termiche tra giorno e notte possono arrivare fino a 25-30 gradi centigradi, con picchi che possono raggiungere i 50°C nelle stagioni estive.
8 - Deadvlei
In Italiano il nome si traduce in “Valle dei morti”, è una palude morta della Namibia circondata da altissime dune rosse che possono raggiungere anche i 400 metri di quota. L’assenza di acqua e le alte temperatura hanno bruciato la vegetazione presente in precedenza, lasciando solamente gli scheletri neri di centinaia di alberi che rimangono in piedi.
Il fiume che passava nell’area di Deadvlei ha deviato il suo percorso oltre 900 anni fa, a seguito dei movimenti delle dune, lasciando la palude completamente arida.
La depressione è caratterizzata da un suolo di sabbia bianca, che cromaticamente contrasta il nero delle acacie bruciate.
9 - Chefchaouen
Fondata nel 1471 da esiliati spagnoli, Chefchaouen si adagia su una piccola valle nell’entroterra settentrionale del Marocco.
Durante i secoli fu considerata come una città sacra, dove era proibita l’entrata agli stranieri. Solo con l'instaurazione del protettorato spagnolo le cose cambiarono; in questo periodo molti andalusi si trasferirono nella città marocchina. Per questo motivo, ancora oggi, gran parte dei suoi abitanti parla la lingua spagnola.
Situata ai piedi delle montagne del Rif è una cascata di case dalle pareti blu inserite armonicamente in un paesaggio naturale.
Le teorie sul perchè le case siano dipinte di blu sono molteplici, c’è chi sostiene che sia per rappresentare il mare, per tenere fresche le case durante i mesi estivi, o per tenere lontane le zanzare; nessuna di queste teorie sembra attendibile, ma questa usanza nata tantissimo tempo fa sembra destinata a perdurare.
10 - Depressione della Dancalia
La depressione della Dancalia è una regione del Corno d’Africa al confine tra Eritrea, Etiopia e Gibuti.
Qui si trova il lago Assal, punto più basso dell’Africa, con una quota di -155 metri sul livello del mare.
La depressione si è formata in seguito all’incontro di tre placche tettoniche in continua espansione che hanno formato il mar Rosso e, nella depressione della Dancalia, emergono in superficie. Il terreno è composto perlopiù da lava basaltica.
L’ecosistema è di tipo desertico, la vegetazione è limitata; la fauna comprende zebre, gazzelle, antilopi e numerosi uccelli.
Nella regione sono stati trovati molti fossili di ominidi, elefantidi, coccodrilli ed ippopotami.
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