Marocco - Esperienza nel deserto con i berberi
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ScopriPorta un nome che racconta di un colonialismo inglese non troppo lontano, ed è il parco nazionale più importante dell’Uganda. Il Queen Elizabeth National Park, o Parco nazionale della Regina Elisabetta, copre la superficie occidentale dell’Uganda.
In un crocevia di ecosistemi, il Parco offre la possibilità di godere in un solo luogo dell’aridità della savana e dell’umido delle paludi, della densità delle foreste tropicali e degli immensi prati da pascolo, per non parlare dei grandi laghi e dei profondi crateri vulcanici. La ricchezza paesaggistica si accompagna ad una biodiversità di fauna che permette ai turisti di osservare le più disparate specie animali.
Il Parco nazionale della Regina Elisabetta occupa il sud ovest dell’Uganda, a cavallo dell’equatore: è uno dei simboli del Paese ricco e diversificato che è l’Uganda. Fondato nel 1952 porta un nome non casuale, retaggio di un non troppo antico colonialismo britannico dell’area. Grazie alla posizione geografica e alla massiccia presenza di montagne e colline, e ai laghi di origine vulcanica, il Paese gode di un clima piuttosto temperato. Durante le escursioni è quindi ideale vestirsi a strati, utilizzando vestiti leggeri e a maniche lunghe, senza dimenticare cappello, felpa e occhiali da sole. I mesi migliori per visitare il Parco nazionale sono quelli meno piovosi, gennaio e febbraio, giugno e agosto. Immancabili nello zaino mappe, spray antizanzare, fotocamera e binocolo, per non perdersi nemmeno un dettaglio.
Con quasi 2000 km quadrati di estensione, il Parco nazionale della Regina Elisabetta riunisce al suo interno grande diversità di animali e vegetali, con zone dagli spettacoli imperdibili. Se si è deciso di visitare l’Uganda infatti, non si può non dedicare almeno una giornata alle Pianure Ishasha. Situate nella zona meridionale del Parco nazionale, le pianure sono famose per i leoni che dormono sugli alberi, popolazioni di leoni che si arrampicano sugli alberi probabilmente per sfuggire alle fastidiose mosche.
Ciò che contraddistingue una visita al Parco nazionale è l’incredibile varietà di animali che è possibile incontrare: antilopi, elefanti, bufali e ippopotami. Non possono mancare poi i famosi Cobo dell’Uganda, una particolare specie di antilope che è ormai l’animale simbolo del Paese.
E poi ancora: l’area dei laghi di origine vulcanica è habitat di più di 600 specie di uccelli, così da essere il luogo ideale per gli appassionati di birdwatching. Per una visita più accurata possibile del Parco, è possibile essere accompagnati da guide esperte, che possono mostrare le tante specie presenti come pellicani, aironi col dorso verde, cicogne, avvoltoi dorso bianco africani, aquile marziali e molte altre specie. Da non perdere i fenicotteri rosa, che si radunano periodicamente intorno all'acqua e regalano danze meravigliose.
Il Parco nazionale della Regina Elisabetta si sposa perfettamente con escursioni e safari. Partiamo dalla crociera sul canale Kazinga per osservare gli animali che si radunano per bere, oppure all’escursione all'alba nello spettacolare burrone Kyambura, nella zona settentrionale, per vedere da vicino gli scimpanzé dell'unico gruppo residente. Infine, il safari che nell'area Kesensi, brulicante di leoni.
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