È tra gli spettacoli più incredibili del mondo, l’hanami. Ed è una di quelle esperienze che tutti, una volta nella vita, dovrebbero vivere. Traducibile in italiano come “guardare i fiori”, indica la tradizionale usanza giapponese di godere in primavera della fioritura degli alberi, specie dei ciliegi (i cosiddetti “sakura”).
Durante l’hanami, interi angoli di Giappone si tingono di rosa. Migliaia di giapponesi lasciano le loro case per recarsi laddove la fioritura è più bella. Ed esistono vere e proprie previsioni, come quelle del tempo, per sapere quando il fenomeno inizia e quanto dura. Ma quali sono i parchi più belli dove vedere l’hanami? Scopriamolo insieme.
Parco di Ueno, Tokyo
A Tokyo, il Parco di Ueno (Ueno-kōen) è noto per i suoi splendidi ciliegi sin dall’epoca Edo. Qui i primi alberi furono piantati su desiderio dell’abate Tenkai dopo la costruzione del tempio Kan'ei-ji. Oggi se ne contano circa mille, specie lungo i 300 metri di viale dove non è insolito vedere piccoli gruppi di giapponesi che, scalzi e seduti su teli di plastica, banchettano sotto meravigliose chiome rosa.
Parco Sumida, Tokyo
Un altro luogo particolarmente suggestivo in cui ammirare i ciliegi in fiore a Tokyo è il parco lungo il fiume Sumida. Qui, tra i ponti Azumabashi e Sakurabashi, si possono ammirare oltre mille sakura (tra cui i famosi Somei Yoshino) con - sullo sfondo - il modernissimo Tokyo Sky Tree.
Shinjuku Gyoen,Tokyo
È un piccolo paradiso, questo parco che - durante il periodo Edo - era una residenza della famiglia Naitō. È, lo Shinjuku Gyo-en (a Tokyo, tra i quartieri di Shinjuku e Shibuya), il luogo in cui i ciliegi in fiore sono visibili più a lungo. Il merito va ai 1300 alberi di 65 varietà diverse: si comincia con i Kanzakura, che fioriscono a febbraio, e si finisce con gli Juzukakezakura, che fioriscono invece alla fine di aprile. Anche se gli alberi più belli sono gli Ichiyo, i cui petali somigliano a gocce d’acquerello sparse sue di un foglio bianco.
Sentiero del Filosofo, Kyoto
Due chilometri lungo un canale d’acqua, partendo dal Padiglione d’Argento (Ginkaku-ji) e sino al Santuario Kumano-Nyakuoji-jinja: il Sentiero del Filosofo è la passeggiata più bella di Kyoto. E, percorrerla durante la fioritura dei ciliegi, è una delle esperienze più romantiche che si possano fare.
Parco di Hanamiyama, Fukushima
Aperto al pubblico dal 1959, il Parco di Hanamiyama - nel cuore di Fukushima - è nato su iniziativa di un gruppo di agricoltori locali, che volevano abbellire i dintorni delle loro fattorie. Oggi è uno tra i più popolari spot per l’hanami di tutto il Paese, grazie anche ad una fioritura lunga che dura sin dopo la metà di aprile.
Monte Yoshino, Yoshino
Secondo molti giapponesi, il luogo più bello per l’hanami è la prefettura di Nara. Si trova qui il Monte Yoshino, una montagna ricoperta di 30.000 alberi di ciliegio di 200 diverse specie che - durante la fioritura - tingono di un rosa chiaro l’intero paesaggio. Considerato un monte sacro insieme al Monte Koya e al Kumano Sanzan, è ad essi collegato da percorsi di pellegrinaggio. Consigliabile è regalarsi una visita in notturna: quando cala il buio, i ciliegi vengono illuminati. E lo spettacolo toglie il fiato.
Castello di Himeji, Himeji
Sito nella prefettura di Hyōgo, il castello di Himeji è una tra le più antiche strutture del periodo Sengoku giunte sino a noi, è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e - soprattutto - è considerato tra i castelli più belli di tutto il Giappone. Facciata bianca e linee eleganti, è circondato da un parco di ciliegi che, durante la fioritura, rende il tutto ancor più magico.
Fort Goryokaku, Hakodate
Un luogo davvero insolito per l’hanami è Hakodate, la terza più grande città della prefettura di Hokkaido. Il suo porto fu uno dei primi ad aprirsi al commercio internazionale, ed ecco che le influenze occidentali sono ben visibili nella sua conformazione. Soprattutto, se si guarda al Fort Goryokaku: una cittadella a forma di stella, costruita per scopi difensivi e punteggiata d’alberi di ciliegio. Salendo sulla torre d’osservazione, in primavera, si gode di una visione quasi surreale: un’immensa stella, tutta di rosa dipinta.
A cura di Laura Alberti